Laila Tondi fondatrice, video editor

Amo l’arte in movimento. Non a caso non sto mai ferma.

Ho avuto la buona sorte di esser figlia d’arte. I miei genitori si sono conosciuti sul set di “La cugina” nel 1974 dove mia madre, Francesca Romana Coluzzi, faceva l’attrice e mio padre, Claudio Tondi, l’operatore video.

A 9 anni Giorgio Capitani mi sceglie per interpretare Michelle, figlia di Sergio Castellitto e Laure Killing nella miniserie televisiva “Un cane sciolto” e con il set è amore a prima vista. 

La mia carriera da attrice bambina si interrompe in realtà al provino successivo, dove mi si offriva di mangiare uno yogurt. Una volta assaggiato, non mi piacque e rifiutai.  Una scelta radicale che mi accompagna ancora oggi, magia del cinema sì, mentire per soldi no.

Sono cresciuta tra il teatro e i papaveri, le inquadrature in bolla ed il mare.

Ho seguito mia madre nel teatro “il Minestrone” dal 1999 e sono stata negli anni attrice, fonica, videomaker.

Ho aggiunto ai laboratori teatrali, che oggi chiamiamo teatroterapia, il video, creando dei Laboratori Multimediali nel 2003.

Nell’Ottobre 2001, la compagnia “Coi piedi neri” mi coinvolge per andare in Perù a fare una mini tournée come fonica con lo spettacolo di teatro danza ispirato a Shakespeare, “Para llegar a nueve faltan tres”.

Con “il Minestrone” organizziamo dal 2000 al 2006 i campi estivi d’arte dove i ragazzi realizzavano in una settimana:

Uno spettacolo di teatro, una scultura in creta, un cortometraggio, la colonna sonora, le fotografie e si trovava anche il tempo per le notti sotto le stelle.

Io mi occupavo del coordinamento: dalla sceneggiatura alle riprese al montaggio.

Dal 2002 al 2008 collaboro con “Villa dei Fiori”, clinica psichiatrica a Roma, per progetti di produzione di cortometraggi e musicoterapia.

Con l’università iniziano le prime collaborazioni, i primi cortometraggi dove metto a servizio le mie competenze di videomaker e creando nuovi format.

Il primo Maggio 2004 mi sposo con Emiliano, all’epoca musicista e fonico del “Mushroom studio”. Continuiamo a portare avanti fino al 2009 lo studio di produzione multimediale a Monte Mario, realizzando progetti audio video.

Fin da adolescente ho partecipato a gruppi musicali suonando la chitarra e cantando. Dal duo TNT a “Li magnaccioni” poi “Fanfara Kodette” un gruppo di cantautorato ottonato dove mi occupavo, oltre a suonare la grancassa, dei servizi video e dei video musicali.

Nel 2007  il cortometraggio   “You are not Monte Mario’s people” vince un premio e nello stesso anno con Emiliano mettiamo al mondo Cesare. Poi nel 2010 Francesco. E nel 2018 Alberto… comprendo il concetto della difficoltà di una donna madre di entrare nel mondo del lavoro e dei buchi temporali nei curriculum professionali.

Nel 2016 fondo un’associazione che si occupa di agricoltura sostenibile e della sua diffusione multimediale con Alice Bognetti.

A 40 anni, nel 2020, ho deciso di creare Albanova studio. Investo nella ristrutturazione dei locali, nell’acquisto degli strumenti e nella messa in opera delle sale per audio e video, con l’idea di creare un gruppo di persone che per meritocrazia umana e professionale mi accompagnasse in questa avventura.

Ecco cosa ha dato vita ad Albanova Studio, l’idea di un posto dove si possa lavorare in maniera sostenibile, come termine ampio, portando l’arte in ogni dove.